giovedì 26 luglio 2018

Quella volta che vidi Noel a Milano


Riuscireste a trovare l'esatto momento della vostra vita in cui siete passati dall'adolescenza all'età adulta?
E ricordate se, mentre lo stavate vivendo, vi eravate resi conto dell'importanza che quel momento avrebbe avuto nella vostra vita?

Nel mio caso quel momento è stato il concerto di Noel Gallagher a Milano per gli I-days 2018, a ben 35 anni.

Anzi 35 anni e mezzo.


Non è stato un passaggio facile, prima ho dovuto superare alcune fasi più o meno difficili che possono essere riassunte brevemente con la scaletta della serata di sabato 23 giugno 2018, che qualche idiota ha riportato scritta al contrario.



si scrive dall'alto verso il basso, non il contrario

Andando a vedere le altre giornate dell'I-days poteva andarmi meglio con i gruppi di supporto. Ad esempio gli Stereophonics e, soprattutto, Liam Gallagher che ho scoperto fare 13 pezzi degli Oasis e 3 della sua carriera solista; ed ha abbastanza senso dal momento che i suoi pezzi da solista fanno cagare.
Purtroppo non si può avere tutto dalla vita e mi tocca dare un'altra possibilità ai Placebo.
Andiamo seguendo l'ordine delle esibizioni.

Tizia in accappatoio aka Joan Thiele


Segue la classifica dei rumori più fastidiosi della giornata in ordine di fastidio crescente:

5) Sveglia
4) Clacson nel traffico
3) Pianto di bambino

2) Rumore paragonabile a delle unghie nella lavagna

1) La tizia in accappatoio


Non ho la più pallida idea di come sia possibile che una lagna del genere possa esibirsi in uno Stato che per Costituzione ripudia la pena di morte. 
La pena di morte no, però questa merda sì.

Isaac Gracie

Nulla da dire su questa versione adulta del bimbo di mamma ho perso l'aereo se avesse deciso di passare il resto della sua vita a drogarsi anziché fare l'attore...cioè esattamente come è adesso. 


Macaulay Culkin può andare come riempitivo pomeridiano del festival in attesa dei gruppi più famosi, le canzoni non sono male, soprattutto le ultime due che ha fatto, anche se dovrei cercarmele su youtube perché non le ricordo. 
E questo la dice lunga su quanto mi ha colpito.
Nonostante tutto il trend è positivo, ma era anche impossibile il contrario.
Magari adesso che mi è ritornato in mente potrei cercare le sue canzoni e ascoltarmele.
Anzi, visto che ci sono, la penultima la condivido qui.


Ma sapete che riascoltandola non è affatto male?

Tralasciamo l'inutile intermezzo di mezz'ora di Virgin Radio con Ringo che lanciava magliette e si faceva delle foto col pubblico, e andiamo avanti con i big della serata, sempre seguendo l'ordine delle esibizioni.

Ride


Se non fosse che uno dei due chitarristi cantanti è l'ex bassista degli Oasis, Andy Bell, probabilmente non saprei chi fossero. 
In realtà i Ride sono stati un gruppo famoso in Inghilterra ad inizio degli anni '90, e da poco si sono riformati con un nuovo album. Come genere è quel brit-pop che andava molto in quel periodo (Happy mondays e Stone Roses) e che ha avuto un'influenza fondamentale su Noel Gallagher, e quindi sugli Oasis.
Non malissimo, alcune canzoni orecchiabili (poche) altre un po' meno (la maggior parte).
Giusto per farvi capire di cosa sto parlando: quante canzoni dei Ride mi sono ascoltato a distanza di un mese? 
Zero.


Placebo

Come dicevo, durante gli anni '90 non me li sono mai cagati per niente. Pure Morning, carina ma dopo 2 ascolti mi aveva già rotto i coglioni, le altre tutte uguali. 
Però può anche essere il periodo, a volte qualcosa che ascolti ti fa cagare e, dopo molti anni, la riscopri e ti piace.

Ma non è stato questo il caso.


Dal vivo non sono male, la presenza scenica di Stefan Olsdal oscura quella di Brian Molko ma il vero eroe è quel tizio che suonava per i cazzi suoi:



Tornando all'altro gruppo, i Placebo, magari fra altri 10 anni mi piaceranno, per ora li ricorderò esclusivamente come ostacolo superato nel percorso di crescita.

Sempre per fare il solito esempio: quante canzoni dei Placebo mi sono a scoltato a distanza di un mese? 
Esatto, zero. 

Noel Gallagher's High Flying Birds

Non è un concerto rock di quelli alla Springsteen o dei Foo Fighters, dove abbiamo davanti delle vere e proprie bestie da palcoscenico. 
Però... che spettacolo.
Se amate come me gli Oasis... che spettacolo.
Cantare per tutto il concerto dall'inizio alla fine canzoni che sono nella vostra top 10 di sempre... Che spettacolo
La scaletta è un giusto mix tra la sua carriera solista (2 pezzi del primo album, 1 del secondo e 3 del terzo), 6 pezzi degli oasis (che spettacolo!) di cui una b-sides (e che b-sides!), e una cover (e che cover!)


Qualcuno potrebbe dirvi che a don't look back in anger non son riuscito a trattenere le lacrime ma è impossibile perché fastwalkingboys don't cry.

Ecco la scaletta per chi volesse ascoltarsi le canzoni, rigorosamente in ordine.

Scaletta gentilmente scroccata offerta da setlist.fm

Sempre utilizzando il solito esempio: quante canzoni del concerto mi sono ascoltato a distanza di un mese?

So little by little!!
And I can feel the warning signs, running around my mind!!!
Because Maybeee, you're gonna be the one that saves meeee!!!
Sooooooo Sally can't wait she knows it's too late as were walking on by!!!

A distanza di un mese sono ancora con la testa al concerto.

A chiusura di tutto questo discorso avrei potuto dirvi che adesso potete tenervi pure il vostro "little boy" del cazzo; ma quello era il giovane me. 
L'adulto fastwalkingboy chiude il post esattamente come Noel ha chiuso il concerto:


It's easy!
P.S. Come avranno notato i più scaltri tra voi, dopo Noel si è esibito un tale Paul Kalkbrenner, che secondo wikipedia è un dj (la merda) di techno (la merda).
Ma questo non fa parte della storia che ho voluto raccontarvi, quindi si fotta Paul Kalkbrenner e tutta la sua merda.

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